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Progetti allo studio

Casa e identità per l’Associazione

Il progetto prevede la ricerca ed acquisizione in affitto facilitato o comodato in Como città di una appartamento/negozio/locale commerciale da adibire a Sede sociale dell’Associazione.
Questo al fine di dare un luogo ed una Sede sociale ove ritrovarsi tra Soci dell’Associazione, simpatizzanti ed amici; dove poter svolgere tutte le proprie attività operative, ricevere ed incontrare persone, sviluppare le relazioni e l’attività quotidiana.
Un luogo per darsi una identità riconoscibile, dove poter vivere il presente e costruire il proprio futuro.

Dal luogo di cura alla cura del luogo

L’idea della creazione di un gruppo di lavoro che si “mobiliti” alla realizzazione di interventi domiciliari nella cura e trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare nasce dal lavoro quotidiano e di prassi clinico-riabilitative messe in campo all’interno del contesto di cura comunitario di Asso e dell’Ambulatorio DCA dell’Ospedale S.Anna di Como. Queste patologie riguardano cosi da vicino il costrutto di identità soggettiva e relazionale in associazione all’oggetto cibo e sollevano interrogativi sugli stretti legami tra i significati personali e familiari attribuiti ad esso e la connessione con la rappresentazione di mondi di funzionamento.

La terapia di contesto che ha come principali attori la triade composta da paziente, famiglia ed operatori fa emergere come la sinergia tra le parti generi una naturale propensione alla conoscenza reciproca dei propri mondi e modelli di riferimento sui quali poter riflettere e porre grande attenzione

A chi è rivolto

L’intervento è pensato per alcune famiglie in carico al servizio ambulatoriale del DCA (Centro Disturbi del Comportamento Alimentare) dell’Azienda Ospedaliera S.Anna di Como che necessitano un supporto ed un aiuto specifico all’interno del proprio nucleo relazionale. Il lavoro si esplicita con modalità specifiche sulla base delle richieste della ragazza e della famiglia e sulla base della costruzione sinergica di obiettivi e finalità condivise con l’equipe curante, a seconda dei bisogni particolari e non generali del singolo sistema.

Finalità

Il lavoro si concentra sulle difficoltà che la famiglia esprime in termini relazionali in alcuni momenti particolari della giornata, carichi di significati e complessi nella loro gestione quali: momento dei pasti, pranzo – cena, momenti di vuoto trascorsi in casa nel non senso e nella desolazione emotiva, momenti in cui i rituali sintomatologici delle ragazze rischiano di prendere il sopravvento.

L’intervento domiciliare, per le sue caratteristiche, svolge una funzione in chiave terapeutica e di cura, di sostegno/supporto alla fragilità individuale e del contesto e un’importante funzione preventiva rispetto alla possibilità di peggioramento o all’aggravarsi di alcune situazioni limite e critiche.

Metodologia e sua articolazione

Il metodo utilizzato nell’approccio di cura domiciliare non ha nulla a che vedere con schemi imposti o rigidamente costituiti a priori, ma si fonda sull’interazione e sulla costruzione relazionale delle parti coinvolte nel progetto: ragazza, famiglia ed equipe.

Da parte dell’equipe curante verranno messi a disposizione operatori (educatori professionali – dietisti - infermieri) formati in materia che lavorano ormai da anni all’interno del mondo dei disturbi del comportamento alimentare nel servizio DCA e psicologi in qualità di supervisori/coordinatori del progetto al fine di modulare e calibrare le pratiche messe in campo.

L’Associazione interverrà sostenendo i costi dell’esecuzione del progetto, sia per ciò che concerne la fase di progettazione (conoscenza e creazione condivisa) che quella operativa (presenza in loco casa)



Un ringraziamento anticipato a tutti coloro che contribuiranno alla
realizzazione di questi progetti con un finanziamento