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Progetti in corso

Arteterapia

L’Arteterapia è una disciplina che, utilizzando l’arte come “medium”, diventa strumento efficace per instaurare relazioni terapeutiche fra arteterapeuta e utente in quanto il lavoro sui conflitti porta ad una maggior consapevolezza degli stessi. La competenza artistica non rappresenta un elemento significativo per far parte dell’ATELIER. L'Arteterapia si svolge in atelier ma l’atelier proposto non è un laboratorio creativo, bensì curativo, è il luogo-contenitore delle emozioni che emergono attraverso le immagini. Scopo dell'Arteterapia è di avvicinarsi all’esperienza interiore che il prodotto artistico racchiude e dare importanza all’intero percorso in un'atmosfera che non giudica ma accoglie e con un professionista che rielabora e restituisce agli utenti ciò che emerge dalle opere.

Psicomotricità

La psicomotricità è una terapia relazionale che si realizza attraverso il corpo e il movimento, utilizzando come strumento privilegiato il gioco

La Finalità del progetto è quello di favorire l'incontro con la propria corporeità in una prospettiva di ascolto di sé e dell'altro. Il gioco simbolico e la libera espressione di sé, a volte mediata dallo psicomotricista, permette la coscientizzazione e il ridimensionamento dei vissuti che emergono nelle sedute. Vissuti spesso legati all'emozione della rabbia e della riscoperta di un nuovo modo di percepirsi. Il sentirsi in divenire e la dimensione dell’essere sono centrali nella cura dei disturbi della condotta alimentare, il quadro psicopatologico caratterizzato da rigidità e netta separazione mente-corpo, ci suggerisce l’utilità di un’attività così pregnante sul piano del sentire e dell’espressione del sé.

A CHI E’ RIVOLTO IL PROGETTO: Il progetto è rivolto alle 14 pazienti in cura presso la comunità ad alta protezione D.C.A. di Asso. La comunità per i Disturbi della Condotta Alimentare, servizio dell’ospedale Sant’Anna di Como in cogestione con l’ATI coop. sociale San Giuseppe e coop. sociale Sant’Andrea, ospita giovani donne con diagnosi di anoressia, bulimia, bed e disturbi della condotta alimentare non altrimenti specificato, che hanno deciso di intraprendere un percorso riabilitativo sul piano esistenziale e nutrizionale.

CHI CONDUCE L’ATTIVITA’: Il gruppo è condotto da uno psicomotricista con formazione specifica ed è supportato da un operatore interno all’equipe della comunità.

Si tratta di un'attività programmata per tutto l'anno (escluso il mese di agosto) avente una frequenza settimanale con lezioni della durata di un'ora e 30 minuti.
Recepita e ritenuta molto utile dalle ragazze, è un'attività che continuerà ad essere finanziata, nella sua totalità, dall'Associazione DCAmolo.

Teatroterapia

Quello che si intende mettere a fuoco in questo laboratorio è una particolare qualità del teatro, inteso nella forma di laboratorio teatrale, ovvero di processo il cui risultato maggiore non è tanto connesso con una produzione estetica conclusiva ma con le trasformazioni che il processo stesso mette in atto nelle persone che vi prendono parte.

Il teatro è innanzitutto arte del corpo e apre a possibilità di confronto e di relazione con gli altri in una dimensione esperienziale concreta, sviluppando la capacità di assumersi responsabilità sia verso se stessi, sia rispetto al gruppo.

Il teatro è un luogo protetto dove è possibile indagare le relazioni in tutte le loro sfaccettature, dall’ascolto alla fiducia, dal cambiare l’altro alla disponibilità a lasciarsi cambiare, e dove è possibile liberare una comunicazione innanzitutto emotiva, prima che intellettuale.

Il teatro è lo spazio del qui e ora, ove è possibile sperimentare nuove reazioni cognitive e comportamentali, e nuove visioni di sé che vanno oltre ogni definizione del proprio ruolo.

Il teatro apre alla ricezione di stimoli vari che permettano di ricercare, conoscere e comprendere in prima persona le proprie risorse e i propri limiti. Inoltre, attraverso il lavoro immaginativo e simbolico, permette l’utilizzo del corpo-voce come mezzo finito per indagare possibilità di espressione infinite, e concede l’opportunità di esplorare questioni legate alla propria identità, come l’accettazione di sé, la femminilità, il vissuto corporeo e l’immagine di sé, i bisogni e i desideri.

Il gioco drammatico, infine, permette di liberare emozioni e di imparare a trasformare impulsi potenzialmente distruttivi, riconoscendo di poter essere portatore di storie che non raccontano esclusivamente il sintomo.

Pertanto, la pratica teatrale risulta particolarmente utile all’interno di un percorso di cura rivolto a ragazze che vivono un disturbo della condotta alimentare e che dunque si trovano in una situazione di blocco evolutivo. Attraverso il gioco vero del teatro è possibile avviare, infatti, un intervento efficace seppur indiretto e non dichiaratamente terapeutico che risulta essere più fecondo nell’assorbimento dei temi che le ragazze portano

“In viaggio con le famiglie” ...Un cammino insieme...

E’ prassi consolidata dell’equipe DCA di Asso ritenere che un buon lavoro terapeutico-riabilitativo debba essere pensato ed attuato considerando come imprescindibili tre componenti fondamentali: pazienti, genitori ed equipe. Il progetto prevede una serie di momenti d’insieme pensati sia per i genitori delle ragazze ospiti in comunità, sia per i genitori di ragazze in carico ambulatorialmente al servizio DCA

L’interrogarsi sul proprio essere nel mondo e sulle proprie relazioni significative è fondamentale. Il sentire e percepire se stessi e l’Altro ci permette di crescere, sviluppare progetti e dare senso alla nostra esistenza. Ogni individuo attraversa, durante la propria vita, una serie di fasi di sviluppo e di crescita, che lo porta ad una continua rielaborazione dei propri rapporti con la famiglia d’origine, dei propri rapporti nella coppia e delle relazioni tra genitori-figli

Il gruppo di auto-mutuo-aiuto guidato per genitori (che prevede uno o più facilitatori, membri dell’equipe DCA di Asso e incontri a cadenza mensile) rappresenta un significativo momento/spazio/tempo per condividere pensieri, emozioni, sensazioni, vissuti relativi all’esperienza che accomuna, forti della consapevolezza che il problema che si vive può diventare un’occasione per crescere e una risorsa da condividere.

L’Associazione sostiene il progetto gestito dall’Equipe DCA e nello specifico organizza un weekend nella suggestiva Abbazia di Monte Oliveto pensato come momento significativo di incontro e riflessione comune sulle tematiche emergenti durante il percorso e viaggio fatto insieme.

Danzaterapia

La Danzamovimentoterapia si struttura attraverso le differenti e possibili sinergie che occorrono tra il movimento corporeo, la danza e la terapia

E’ essenzialmente un percorso di benessere personale, di Tempo dedicato a sé stessi ed espresso attraverso la forma della Danza, che può aiutare a vivere e condividere momenti personali, o gruppali.

Nello specifico, la Danzaterapia Clinica svolta in relazione a questo tipo di utenza, mira sui seguenti obiettivi:

  • La conoscenza, scoperta o riscoperta del proprio Corpo e dei confini del Sé corporeo
  • La costruzione, o ricostruzione, di una Immagine Corporea adeguata e contestualizzata
  • La relazione con i propri Limiti, le Risorse, la ricerca di strategie mirate al cambiamento del proprio “Essere – nel – mondo”
  • L’accettazione, inconscia, del movimento, di “Come il mio corpo sta”, nello Spazio, e nel Tempo.
  • La presa di coscienza di alcuni vissuti emotivi che le danze e il corpo possono contribuire a evocare
  • La relazione con l’altro, con il corpo dell’altro, con le danze dell’altro
  • La scoperta e la relazione con la comunicazione non verbale
  • Le dinamiche di Gruppo in contesto non verbale


Un ringraziamento anticipato a tutti coloro che contribuiranno alla
realizzazione di questi progetti con un finanziamento